FASE 2, la gestione degli impianti
Con il DPCM del 17 maggio, si è dato ufficialmente il via alla ripartenza con la fase II.
Lo stesso, è accompagnato da circa 200 pagine di allegati che definiscono le casistiche più comuni.
Le regioni, hanno recepito il DPCM ed emesso le loro ordinanze per normare la situazione; in Toscana, ci interessa l’Ordinanza Regionale n° 60 del 27 maggio 2020, che richiama, con allegati specifici e rimandi ad altre pubblicazioni, le procedure per sanificare i locali e, finalmente in maniera abbastanza chiara, gli impianti, secondo le varie casistiche.
a supporto dobbiamo valutare:
Linee guida della Conferenza StatoRegioni adottate con
prot. n. 20/92/CR01/COV19 del 22 maggio 2020 e
prot. n. 20/94/CR01/COV19 del 25 maggio 2020
aggiornate al 20/83/CR01/COV19 del 9 giugno 2020
Le stesse, ci indicano chiaramente, nelle varie casistiche, che:
” Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione e/o rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.”
I rapporti ISS COVID 5 e ISS COVID 33
che illustrano, nello specifico, cosa fare e come comportarsi a seconda della tipologia di impianto presente
Come sempre, la Nuova Icat è presente per dare supporto e soluzioni al cliente, mantenendosi informata su quanto normativamente necessario, ha da tempo ampliato le competenze per offrire attività certificate (come la sanificazione, che per accedere alle detrazioni, deve essere eseguita da ditta specializzata ed in possesso di alcuni codice ateco, pena il rigetto della pratica), se richiesto, valutare le pulizie settimanali per mantenere l’impianto a ricircolo in funzione
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