Salute negli ambienti di lavoro
Il punto 1.9 dell’articolo 63 del T.U. 81/08, si occupa del microclima e prescrive che nei luoghi di lavoro chiusi, deve essere garantita la presenza di aria salubre in quantità sufficiente, ottenuta preferibilmente con aperture naturali. Se questo non è possibile, si deve fare ricorso agli impianti di areazione la cui installazione va eseguita tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori.
L’aria e la legionella
La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia, causando ben 34 morti su 221 contagiati,solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato. Leggi anche :misure di prevenzione e controllo
Gli impianti di areazione, a norma:
- devono essere sempre mantenuti funzionanti;
- devono essere dotati di automatici sistemi di controllo, in grado di segnalare eventuali guasti o difetti di funzionamento.
E ancora (punto 1.9.1.3 del T.U), è fatto obbligo alle aziende, di garantire il corretto uso degli impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, in modo tale che il loro funzionamento non esponga i lavoratori a correnti d’aria nociva.
I condizionatori d’aria devono essere periodicamente sottoposti a:
- controlli;
- manutenzione;
- pulizia;
- sanificazione
Il livello massimo raccomandato dagli standard per l’umidità relativa nei locali chiusi è variabile dal 30 al 60%. Un’ umidità troppo elevata può infatti comportare effetti deleteri per il comfort, la salute e per la struttura in cui vi trovate . Un’ elevata umidità relativa favorisce lo sviluppo di contaminanti biologici ma è anche in grado di potenziare l’effetto di alcuni inquinanti non biologici, come ad esempio la formaldeide. In ambienti fortemente soggetti all’umidità, come le piscine al coperto, questa deve essere costantemente regolata, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, per evitare la formazione di condensa in gran parte dell’ambiente e compromettere la funzionalità e l’architettura di tutta la struttura. Al contrario un’umidità troppo bassa può disidratare le mucose dell’apparato respiratorio, rendendole più irritabili e vulnerabili agli agenti patogeni.
Tenendo conto di questi problemi e della struttura degli edifici, il mercato ha sviluppato delle unità di trattamento aria per la ventilazione, il recupero energetico di case, appartamenti ed edifici pubblici , la deumidificazione tramite pompa di calore per godere al massimo il benessere e la pace.
Ci sta a cuore la salute delle persone, per questo negli anni la Nuova Icat si è specializzata in :
- Impianti di aspirazione localizzata. I lavoratori dell’industria calzaturieria e delle pelletterie possono essere esposti direttamente o indirettamente a vari agenti inquinanti come ad esempio particolari solventi presenti nei collanti o adesivi (nelle operazioni di incollaggio)oppure a polveri di cuoio (nella fase di fresatura). Tra gli interventi di prevenzione primaria vi è l’installazione di impianti di ventilazione localizzata e/o generale al fine di ridurre l’esposizione professionale. Per questo motivo la Nuova Icat ha brevettato un banco di aspirazione studiato proprio per queste particolari esigenze.
- Impianti di ricambio d’aria in ambienti con rapporto aeroilluminante insufficiente. Per ogni tipologia di abitazione il rapporto aeroilluminante (ovvero il rapporto tra la superficie del pavimento e quella della finestre) non deve essere inferiore a 1/8.
- Impianti di deumidificazione in ambienti chiusi (piscine, palestre) composto fondamentalmente da:
- presa aria esterna serve per prendere aria outdoor di rinnovo ricca di ossigeno e normalmente più povera di umidità rispetto a quella della casa;
- canalizzazioni che convogliano quest’aria verso la macchina chiamata Deumidificatore
- il deumidificatore che, abbassando la temperatura dell’aria costringe l’umidità a condensare direttamente all’interno della macchina; oltre ad eseguire la deumidificazione, al suo interno sono collocati anche dei filtri utili per abbattere gli inquinanti che l’aria esterna comunque porta con se;
- Condotte ad accessori che convogliano l’aria ricca di ossigeno, povera di umidità e che ha perso inquinanti all’interno del deumidificatore verso gli ambienti della casa (soggiorno, cucina, camera da letto, …)
- Condotte ad accessori che recuperano l’aria ricca di umidità dalle stanze della casa per convogliarla in parte verso la deumidificazione ed in parte verso l’esterno al fine di ricambiare l’aria
- Condotte di espulsione che convogliano l’aria esausta verso l’esterno. A questa versione base, sarebbe meglio inserire un recuperatore di calore al fine di migliorare l’efficienza energetica dell’impianto nella sua interezza.
- Impianti di aspirazione fumi di saldature Il rischio più rilevante legato ai fumi di saldatura è rappresentato dalla presenza, all’interno degli stessi, di metalli allo stato solido(polvere) o gassoso (vapore). Esistono alcune tipologie di metalli o di saldature che producono scorie particolarmente nocive. Per esempio i fumi prodotti durante la saldatura di acciai inossidabili contengono metalli caratterizzati da alta tossicità quali cromo e nichel. Aspirare il fumo di saldatura vuol dire preservare la salute dei saldatori da malattie delle vie respiratorie e non solo.
- Impianti di aspirazione su cappe di cucina o piani di cottura di ristoranti e bar. Nelle cucine professionali è fondamentale un impianto di aspirazione che assicuri aria salubre agli operatori e garantisca il comfort per i clienti in sala.
L’importanza di un corretto filtraggio dell’aria:
Gli agenti patogeni e allergizzanti
Di seguito vengono elencati i principali agenti patogeni presenti nell’aria, con le dimensioni, le origini e le malattie che possono causare sul nostro organismo. Un filtro correttamente dimensionato, riesce a trattenere efficacemente la quasi totalità di questi agenti indesiderati.
VIRUS | ||||
Agente patogeno | Malattia e danni all’organismo | Origine | Forma | Ø medio (µ) |
Adenovirus | Problemi respiratori | umana | icosaedrica | 0,08 |
Arenavirus (Junin) Areanvirus (Lassa) Arenavirus (Machuppo) |
Febbre emorragica Febbre di Lassa Febbre emorragica |
roditori | elicoidale | 0,122 |
Coronavirus | Problemi respiratori | umana | elicoidale | 0,1 |
Coxsackievirus | Problemi respiratori | umana | sferico | 0,027 |
Echovirus | Problemi respiratori | umana | icosaedrica | 0,027 |
Filovirus (Marburg) | Febbre emorragica | roditori | elicoidale | 0,122 |
Hantavirus | Febbre emorragica | roditori | sferica | 0,06 |
Morbillivirus | Morbillo | umana | elicoidale | 0,12 |
Orthomyxovirus | Influenza | umana, aviare | elicoidale | 0,1 |
Paramyxovirus | Parotite | umana | elicoidale | 0,22 |
Parvovirus B19 | Quinta malattia, Anemia | umana | icosaedrica | 0,22 |
Poxvirus (Vaccinia) Poxvirus (Variola) |
Vaiolo vaccino Vaiolo umano |
bovini umana |
complessa | 0,22 0,21 |
Reovirus | Febbre | umana | icosaedrica | 0,075 |
Respiratory Syncytial Virus | Polmonite | umana | elicoidale | 0,2 |
Rhinovirus | Febbre, Raffreddore | umana | icosaedrica | 0,022 |
Togavirus | Rosolia | umana | icosaedrica | 0,061 |
Varicella (Zooster) | Varicella | umana | icosaedrica | 0,15 |
BATTERI | ||||
Agente patogeno | Malattia e danni all’organismo | Origine | Forma | Ø medio (µ) |
Acinetobacter | Infezioni opportunistiche | ambientale | bastoncello | 1,22 |
Actinomyces | Actinomicosi | umana | bastoncello | 0,45 |
Bacillus anthracis | Carbonchio | ovini | spora | 1,12 |
Bordetella Pertussis | Pertosse | umana | ovale | 0,24 |
Cardiobacterium | Infezioni opportunistiche | umana | bastoncello | 0.61 |
Chlamydia Pneumoniae Chlamydia Psittaci |
Polmoniti, Bronchiti Psittacosi |
umana aviare |
sferica | 0,28 |
Clostridium tetani Clostridium botulini |
Tetano Botulino |
ambientale | spora | 0,98 |
Corynebacteria Diphtheria | Difterite | umana | bastoncello | 0,49 |
Enterobacter Cloacae | Problemi intestinali | ambientale | sferica | 0,77 |
Enterococco | Dissenteria | ambientale | sferica | 0,77 |
Haemophilus Influenzae Haemophilus Parainfluenenzae |
Meningite Infezioni opportunistiche |
umana | bastoncello | 0,24 0,98 |
Legionella Parisiensis Legionella Pneumophila |
Polmonite Morbo del Legionario |
ambientale | bastoncello | 0,52 |
Mycobacterium Avium Mycobacterium Tuberculosis |
Ascessi polmonari Tubercolosi |
ambientale | bastoncello | 1,19 1,12 |
Neisseria Meningitis | Meningite | umana | sferica | 0,77 |
Pseudomonas Aeruginosa Pseudomonas Mallei Pseudomonas Pseudomallei |
Infezioni opportunistiche | ambientale | bastoncello | 0,49 |
Staphylococcus Aureus | Infezioni opportunistiche | umana | sferica | 0,92 |
Streptococcus Pneumoniae Streptococcus Pyrogenes |
Polmonite, Otite media Scarlattina |
umana | sferica | 0,89 0,77 |
Yersinia Pestis | Peste polmonare | roditori | bastoncello | 0,71 |
FUNGHI | ||||
Agente patogeno | Malattia e danni all’organismo | Origine | Forma | Ø medio (µ) |
Aspergillus Flavus Aspergillus Niger Aspergillus Versicolor |
Aspergillosi | ambientale | spora | 3,4 |
Aureobasidium Pullulans | Alveolite allergica | ambientale | spora | 4,9 |
Blastomyces Dermatitidis | Blastomicosi | ambientale | spora | 12,6 |
Candida Albicans | Candidosi | ambientale | spora | 4,9 |
Cladosporium Cladosporioides Cladosporium Herbarum |
Cromoblastomicosi | ambientale | spora | 8,1 |
Coccidioides Immitis | Coccidiomicosi | ambientale | spora | 3,5 |
Cryptococcus Neoformans | Criptococcosi | ambientale | spora | 5,5 |
Geomyces Pannorum | Alveolite allergica | ambientale | spora | 2,8 |
Histoplasma Capsulatum | Istoplasmosi | ambientale | spora | 2,2 |
Mucor Plumbeus | Mucormicosi | ambientale | spora | 7,1 |
Paracoccidioides Brasiliensis | Paracoccidioidomicosi | ambientale | spora | 14,0 |
Pennicillum Commune Pennicillum Solitum |
Alveolite allergica Allergia |
ambientale | spora | 3,3 |
Rizomucor Pusillus | Alveolite allergica | ambientale | spora | 4,2 |
Scopulariopsis Fusca | Onicomicosi | ambientale | spora | 5,9 |
Sporothrix Schenckii | Sporotricosi | ambientale | spora | 5,9 |
Stachybotris Atra | Alveolite allergica | ambientale | spora | 5,6 |
Wallemia Sebi | Alveolite allergica | ambientale | spora | 3,0 |
POLLINI | ||||
Agente patogeno | Malattia e danni all’organismo | Origine | Forma | Ø medio (µ) |
Ambrosia | Allergia | composite | spora | 15/24 |
Betulla | Allergia | betullacee | spora | 18/28 |
Carpino | Allergia | corillacee | spora | 19/29 |
Cipresso | Allergia | taxacee | spora | 25/30 |
Nocciolo | Allergia | corillacee | spora | 18/28 |
Noce | Allergia | juglandacee | spora | 39/43 |
Ontano | Allergia | betullacee | spora | 20/30 |
Parietaria | Allergia | urticacee | spora | 13/20 |
Pino | Allergia | pinacee | spora | 75/90 |
Poa | Allergia | graminacee | spora | 25/40 |
ACARI | ||||
Agente patogeno | Malattia e danni all’organismo | Origine | Forma | Ø medio (µ) |
Acari della polvere | i loro metaboliti e cataboliti generano allergie | ambientale | varie | 200/500 |
Particella fecale (degli acari) | Allergia | ambientale | sferoidale | 10/40 |
Lascia un tuo commento per primo!